Note intonate di una canzone stonata

Questo è un blog disimpegnato, ma a volte (e questa è una di quelle) non scoccia un po’ di serietà, almeno per un momento.

L’altra sera la mia bella ha riesumato dalla mia memoria questa canzone. È una canzone dei miei tempi, girata in radio per un’estate. Non so perché non sia finita prima d’ora nel mio iPod (a proposito di iPod… LUTTO!!! È già un mese che l’ho perduto in un bus navetta per Gatwick. Ormai zero le speranze che me lo riconsegnino) e nei miei CD mp3 che raccolgono le canzoni della mia adolescenza. Oggi, un terzo del 2009 già sfumato, riascoltandola con una diversa maturità mi rendo conto di quanto attuale e giusta sia, ancora, questa canzone.

El pisaroto

L’ennesima sconfitta.
E stamattina alle 5.30. Come al solito mi sono svegliato perché mi scappava la pipì… e dopo no son pi sta bon a indormensarme. Mascio ‘e chel can!!!
Non tutto il male vien per nuocere, comunque. Durante l’attesa spasmodica per la sveglia a sancire definitivamente la sconfitta ho pensato a uno dei termini veneti più simpatici e ironici: el pisaroto.

L’orribile vocabolo italiano che cerca di identificare l’oggetto rappresentato qui sopra è di derivazione francese (e quindi frocia): i francesi infatti chiamavano anticamente Robin gli orribili mascheroni raffigurati nelle fontane. Da qui "robinet" e quindi l’italiano "rubinetto".
Niente di più lontano dal romanticismo boaro veneto. Perché al boaro veneto, detta sinceramente, poco gliene frega delle fontane francesi. "Rubineto?! Cosa xea sta roba qua?!", ha ben donde di chiedersi un veneto.
Per i veneti l’oggetto in questione si chiama "pisaroto" (la s si pronuncia [s] consonante fricativa sorda alveolare, cioè dura e sibilante come in "sambeo"), parola che richiama la poetica immagine di un oggetto-che-piscia. Impossibile poi non raffigurarsi il nostro boaro pisare intel luame col so pisaroto ‘nte na man e coa vanga o la forca ‘nte l’altra man.
E poi la trasposizione, grezza ma diretta ed essenziale, dalla cultura fin lì accumulata alle innovazioni tecnologiche: ecco un oggetto che piscia a comando, proprio come l’organo del nostro boaro. Elora ciamemolo pisaroto!

Tutto sommato non c’è bisogno di ricorrere a frociade francesi per dare il nome a un oggetto virile come il rubinetto.

Ma a noi piace ricordarlo così…

Oggi finalmente è arrivata la notizia che tutti aspettavamo:

F.C. Internazionale comunica che il contratto di lavoro sportivo con il calciatore Adriano Leite Ribeiro è stato consensualmente risolto con effetto a partire dal 1° aprile 2009.
Stamane sono stati depositati i documenti negli uffici della Lega Nazionale Professionisti.

A noi interisti, come alla società, piace ricordarlo per come si allenava e per lo spirito che metteva in campo, proprio come in questa foto: