Mist

21 dicembre, quasi il giorno più corto dell’anno. E ad accompagnarmi nel viaggio verso l’ufficio questa mattina nemmeno le fascinose luci dell’alba, quando il rosa si mescola con l’azzurro – femminile e maschile – e si confonde con le nuvole. Oggi una nebbia quasi mistica – mist, in inglese – avvolge il paesaggio extraurbano e un dì ancora in fasce, li penetra con discrezione, li trasporta nella leggerezza di gocce sospese fondendo la natura con l’artificio umano in una pennellata romantica. Oggetti luminosi privi di poesia, addirittura brutti in se stessi – l’insegna del supermercato o di un benzinaio, il semaforo all’incrocio della zona industriale… -, quando avvolti dalla mistica foschia del mattino risplendono gentili e armoniosi, sfumano tingendo l’aria dei loro stessi colori come se anche loro possedessero un’aura che solo questa nebbiolina mi permette di scorgere. Ogni luce artificiale sfuma e s’amplifica nel paesaggio mistico del mattino, nel cielo ancora scuro, si fa bella senza esserlo, fa bello l’uomo che l’ha posta lì senza gloria e che ora può contemplarla con mistica gratitudine, splende come un piccolo sole freddo nell’attesa che quello vero rischiari la bellezza di ogni altra cosa.

Causa Crisi

Me ciapa masa ben sto blog. El post de oncò xe stà mitico.
È un po’ che lo seguo e aspettavo un post da sottoscrivere in toto o quasi per metterlo nel mio blog.
Beh, discordo sugli Oasis e, per quanto sicuramente non festeggerò i Lùnapop, ne ho un bel ricordo. In compenso odio dal più profondo del mio cuore gli emo (di cui potete ammirare una foto qui sotto)

e riguardo al gattino Virgola, l’ultima volta che l’ho visto era qui:

Genio o pezzente?

Me ciapa masa ben i cuestionari de valutasion dei fornitori.
Tipo che ti fanno delle domande su quanto bravi sono, risposta a crocette con valutazioni che vanno da genio a superoe.
E tu, che non è come a scuola con la secchia di fiducia che ti fa copiare tutte le risposte giuste, hai tre possibilità: o spari, senza cognizione di causa, o stai lì a instristirti e pensare a quanto è o non è bravo il fornitore o, terza opportunità, ti metti a cazziare il povero fornitore senza remore e stenti di magnaminità (piazzando, ovviamente, risposte non previste nel questionario). Inutile descrivere il divertimento sadista che scaturisce scegliendo la terza opzione.
Purtroppo, però, il fornitore di oggi è il migliore che abbiamo. Tutto ciò mi rende molto triste: devo scegliere la seconda strada. 🙁

Gladiatus

Me ciapa masa ben sto xugo.
On line, senza effetti grafici o chissà che, perché le sfide dell’arena si risolvono in un nanosecondo e alla fine si legge la cronaca del combattimento:

Giosp evita l’attacco di Bedem per mettere a segno un colpo critico. Con la coda dell’occhio Bedem vede il colpo giungere a segno. Giosp sogghigna quando si accorge che il nemico non può schivare l’attacco.
Bedem lancia una gragnuola di colpi e fendenti. La fortuna – o il volere degli dei – salvano Giosp. Bedem non crede ai suoi occhi.
Giosp colpisce Bedem molte volte di fila. Giosp colpisce all’addome Bedem. Probabilmente Bedem ha riportato ferite interne a causa del colpo.
Bedem evita l’attacco di Giosp per mettere a segno un colpo critico. Giosp è spinto all’indietro da un brutale attacco, ma non riporta nessun danno. Bedem impreca e attacca di nuovo.
Schiumante, Bedem scarica tutta la sua rabbia sul nemico. Giosp urla quando l’arma di Bedem penetra nella sua spalla.

Ahia che male!
No, non è vero che vado in giro con una spada conficcata nella spalla (avrei qualche difficoltà a guidare, altrimenti), però domenica scorsa giocando a calcetto sul cemento sono caduto di peso sul fianco… dio che male all’anca! Mi fa ancora male. E anche la spalla non è che sia stata tanto bene per due giorni.